L’ Estetica del
Mercato
L’ estetica,
definita come senso della bellezza, guida in questo mondo della
globalizzazione, il comportamento, nel cui appartiene anche il consumo.
Tramitte il
Marketing, i produttori cercano di intuire i bisogni, i desideri e l’ estetica
dei consumatori, creando i prodotti come i consumatori, una fetta alla volta,
vogliono.
Il mercato, come
un punto d’ incontro tra produttori, offritori di servizi e consumatori, si
crea sempre la dove sono concentrati consumatori potenziali.
I mercati sono
creati ai posti dove, inanzitutto si era garantita la protezione e l’
osservazione delle regole delle transazioni, di solito tra le mura delle
citta’, e nelle strade di passaggio di molta gente, o molto vicino a loro.
Sin dal’
antichita’ I mercati erano vicini agli edifici della pubblica aministrazione ed
attivita’ religiose che garantivano la sicurezza, il funzionamento regolare ed
il passaggio dei consumatori potenziali al loro percorso verso i loro affari
con la pubblica amministrazione o attivita’ religiose. Cosi’ i mercati erano
collegati con il centro delle citta’ che, con il tempo, si e’ trasformato a
centro commerciale, facilitato delle struture di trasporto.
Nelle diverse
societa’, seguendo le esigenze di sicurezza, le vie di trasporto delle persone
e delle merci, la meteorologia, il sistema del potere pubblico ed I mezzi di
communicazione, si formarono diversi tipi di citta’, diversi tipi di centri
commerciali e diversi tipi del senso del commercio.
Nelle citta’ del
nord, che I grandi fiumi rappresentavano le vie di trasporto e communicazione,
le citta’ erano piu’ ampie, e fenomeni meteorologici,come la neve, impedivano
il raggiungimento quotidiano del centro delle citta’. Per forza, il potere
politico era centralizzato ed autoritario. Cosi’, gli edifici della pubblica
amministrazione erano grandi, imponendo e sottolineando il potere.
Nelle citta’ del
Meditterraneo, il sole creava la possibilita’ di raggiungere il centro quasi
tutto l’ anno, permetteva di stare al’ aperto e scambiare idee, criticare il
potere politico che piano-piano si trasformo’ in una specie di sistema
partecipativo, se non democratico. Il potere, anzi che’ imporsi con la
grandeza, era obbligato a mostrarsi attraente al popolo che affolava il centro.
Cosi’ gli edifici della pubblica amministrazione erano di dimensioni minori,
costruzioni piu’ semplici, mostrando un benvenuto al popolo.
Dopo il declino
del impero Romano, che permette la crescita della delinquenza con I pirati al
mare e l’ espansione del popolo arabo, specialmente al Africa del Nord, una
volta dominata da I Fenici, gli Egiciani ed I Ebrei, sotto l’ ordine imposto,
prima dal’ Egitto, poi dai Macedoni ed infine dai Romani, su ambedue le sponde
del Meditterraneo le citta’ si caratterizzano dal bisogno di protezione. Le
mura della citta’ sono la construzione maggiore, attraendo abbitanti. Le strade
diventano strette, il piu’ possibile, per risparmiare lungezza delle mura, le
case si avvicinano. Il commercio si fa da venditori ambulanti senza
stabilimenti fissi, come negozzi, perche’ le carrovane si fermano per scambiare
merci e ripartono. Il potere politico si confonde con quello religgioso, quindi
I tempi si ingigantiscono e diventano impressionanti.
In ogni parte il
mercato ha preso una sua estetica che e’ molto diversa. Le trace di quest’
estetica si vedono ancora molto evidenti. Per esempio nele citta’ del nord, I
mercati non sono molto centralizzati, una citta’ puo’ avere piu’ centri
commerciali, I negozzi sono supermercati fino al’ esagerare le dimensioni ed I clienti
sono attrati dalle dimensioni e la sicurezza delle grandi imprese.
Nelle citta’ del
sud I mercati sono un insieme di piccoli commercianti ed I clienti sono attrati
dal contatto personale ed il trattamento con il venditore, credendo piu’ alle persone che alle strutture.
Queste
caraterestiche, messe insieme con il comportamento personale, in ambedue le
sponde del Meditterraneo, sbnilanciato verso l' introverso, quando si tratta di
cose personali ed estroverso oltre il limite, quando si tratta doi cose
sociali, creano un estetica prticolare, unica e commune.
Quest' estetica
si puo' descrivere come:
influenzata dalla
bellezza ideale, come vista dai grecci dell' antichita', i romani in seguito e
poi il resto dell' europa dopo il rinascimento.
ce porta al
massimo la communicazione interpersonale.
che e' attratta
dal' piccolo, inveze del grande, al livello del occhio.
che rispetta
invece di imporsi.
Quest' estetica
si puo' trasformare, come nell' antichita' in un strumento di espansione delle
attivita' echonomiche, se descritta bene.
L' altra sponda
del Meditterraneo, come dal altro canto i paesi Balcanici, mettendo in mezzo
quelli che possono rappresentare meglio quest' estetica, come la grecia, l'
Italia, il sud della francia ed il sud della Spagna, e' abbituata alla
conquista del mercato dalle imprese delle regioni industrializzate. Gli
imprenditori della sponda nord del Meditterraneo sono discendenti di mercanti e
mercanti ne rimarrano, portando quest' estetica universale in una maniera
originale.
Una strategia di
sfruttamento, sebbene la parola non sia adata, potrebbe essere di traspiantare
l' estetica del mercato con la metotologia proposta in seguito:
Il rinascimento
del estetica n questi paesi, estetica che non e' scordata, dovrebbe comprendere
parti di:
Educazione
Arte
Lingua
Le mete
echonomiche dovrebbero comprendere parti di:
Reti di
distribuzione basati sull' estetica chiara e ben desritta.
Sistemi di
garanzia adattati all' estetica.
Centri
commerciali con un estetica predisritta.
Prodotti
speciali, destinati ai mercati communi di ambedue le sponde, usufruendo la
technologia moderna che permette di produrre "su misura" come nei
vecchi tempi.
Servizzi
destinati a coprire le esigenze particolari, che saranno identificati da
sondaggi, ma con la stessa estetica ed in coerrenza al commercio.
Si deve tener
conto che l' altra sponda del Meditterraneo ed i paesi balcanici, non sono solo
un mercato per vendere ma anche per comperare. In questo senso per i
commercianti che ne sarrano in mezzo, il profito e' doppio.
Il mezzo per l'
avviamento di tale proposito non potrebbe essere altro che, pur di qualita' di
cui ci lamentiamo, l' educazione piu' richiesta, cioe' quella dell'
Universita'.
Un universita'
che avrebbe una mira chiara alla difusione dell' estetica al fine di creare
mercati e prosperita' con rispetto alle diversita' e le somigianze dei popoli
del Mediterraneo, e' sicuramente provocativa per ricercatori e scienziati, i
quali, dentro questi limiti, creerano delle idee e le metodologie piu' addatte.
Nello stesso
tempo, la creazione di cattene, da una parte verso il nord Africa, e
specialmente i paesi meno islamistici e dall' altra parte i paesi balcanici,
metterebbe tutti gli anelli nella via della globalizzazione, rappresentando in
conseguenza un banco di prova delle teorie create dall' Universita', con un
minimo di riscio.
Si potrebbe
pensare alla creazione di un Universita' Meditterranea specializzata alla
sociologia e l' amministrazione commerciale, con la partecipazione di Italiani,
Spagnoli, Greci e Francesi.